La  Natura

 

 

IMMAGINI

Altopiano del Merro  ..Dai monti scendono numerosi corsi d'acqua....così numerosi da segnare il territorio  Sorgente d'acqua solfurea 

Verso i monti Ruffi  Il bosco dal paese verso i monti 

Il ponte sull'Aniene  L'Aniene ancora limpido con la boscaglia ripariale  La salamandrina dagli occhiali - raro anfibio presente nella valle  Il bosco ripariale di Salici nelle cui pozze cresce il giglio d'acqua 

La Valle'dell'Aniene vista da Anticoli  Un classico uliveto delle campagne anticolane

PASSEGGIATE

Sentiero delle modelle - caratteristico sentiero che facilmente porta dal centro storico agli ex-studi degli artisti.

Fonte del Merro - antico pascolo che ha dato spunto a quadri di vita contadina

Rocca Surici (rovine) - antica rocca militare - ultimo bastione degli Antiochia in caso di assedio.

Lungo l'Aniene - si può passeggiare nelle immediate vicinanze del fiume e lungo la strada della vecchia ferrovia nella valle.

 

 

L'alta valle dell'Aniene è posta tra la campagna romana e i massicci calcarei dell' Appennino tra il Lazio e l'Abruzzo.

Il paesaggio della Valle e dei Monti Ruffi, pur nella sua scarsa appariscenza riserva visioni e scoperte naturalistiche di grande interesse, paesaggi unici nella regione e rari in Italia.
Possiamo distinguere tre tipi di paesaggio: il fiume, la montagna, la valle.

Nella valle, tra la montagna ed il fiume, si passa dal bosco folto sopra il paese e che dall’altezza dello stesso scende a valle, trasformandosi poi in bosco ripariale. Dai monti scendono verso il fondovalle numerosi corsi d’acqua, di piccola consistenza, ma sicuramente così numerosi da segnare il territorio; così questa caratteristica diventa evidente o a metà costa, dove troviamo fonti e vecchi lavatoi,o nella parte bassa della valle dove alimenta una folta vegetazione.

Percorrendo la strada rurale che ha inizio dalla piccola chiesa della "Madonna del Giglio" si percorre la valle verso Subiaco e si incontrano numerose sorgenti e piccoli corsi d’acqua, un'acqua sempre molto leggera e gradevole, situate spesso in terreni che i contadini hanno lasciato al pubblico passaggio anche se coltivati. Lungo questa strada oltre a trovare un vecchio mulino oggi ristrutturato, ed altre abitazioni, abbiamo la sospresa di arrivare ad una pozza di acqua solfurea che crea una piccola piscina naturale, e nella quale, superata una perplessità iniziale è possibile fare piccoli trattamenti alla pelle. L’ambiente intorno è quello  di un clima "umido" con la fauna e la flora tipici di un ambiente di questo tipo.
Le passeggiate possono essere fatte sia in questa zona fino al fiume, sia verso le montagne.

Il Fiume

L'Aniene arriva nella valle già con forma completa di fiume. 
Le acque sono decisamente limpide e scorrono tranquille lungo la vallata, verso Roma in direzione sud-ovest, per arrivare a gettarsi nel Tevere.

Percorrendo la valle con gli occhi dall’alto di Anticoli, il fiume scorre nascosto, e l’unico segno della sua presenza è la fascia di vegetazione folta ed in parte ancora selvatica che accompagna il suo corso nella vallata. Facendo una camminata nella valle, arriviamo al fiume attraversando rigogliose boscaglie e prati umidi, spesso attraversati da fossati e piccoli corsi d’acqua, incontrando grandi esemplari di pioppi, salici, noci ed alcuni arbusti come il sanguinello. Nelle zone ancora coltivate troviamo siepi di carpini e sambuchi, macchie di biancospino, piante rosacee o altro ancora. 
In questo ambiente oltre alla puzzola e alla donnola troviamo una grande varietà di farfalle, classificate da Fulco Pratesi per la realizzazione del saggio presente nel volume "Anticoli Corrado – Un paese immaginario", pubblicato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (studio monografico a più voci curato da Umberto Parricchi), e che lo stesso definisce il maggior vanto di questo territorio.
Tra gli uccelli presenti sul fiume, troviamo il veloce Martin Pescatore e in acqua le trote Fario ed Arcobaleno.
Camminando ci si rende conto della ricchezza di acqua del terreno e della particolare atmosfera che si crea nei pressi del fiume, aspetti che rendono particolare e sorprendente la passeggiata, ritrovando serenità del corpo e dello spirito.
Partendo dal ponte sul fiume, la passeggiata lungo le rive è discretamente agevole, anche se alcune sponde si rivelano insidiose proprio perché più selvatiche di altre, ma anche più belle.
Nell’area più prossima al ponte, ci sono piccole aree dove non è difficile trovare famiglie ed appassionati, che dopo aver effettuato una visita al paese fanno un pic-nic, senza mai sporcare un’area dal delicato equilibrio.

 

La Montagna

Anticoli si appoggia sul versante settentrionale dei monti Ruffi che in questa zona arrivano ai 1251 metri del monte Costasole.

La foresta che copre parte dei monti è formata tutta di latifoglie. La densità delle piante arboree è piuttosto alta ed è un piacere avventurarsi nella buona stagione, ma anche in autunno, verso i monti che corcondano Anticoli.
I campi coltivati sono per lo più abbandonati. Numerosi sentieri solcano il territorio, anche se in alcuni tratti nascosti dal folto boschivo, perché ormai i contadini non percorrono più numerosi queste zone. In questi sentieri si incontrano fontanili e pozze d’acqua che erano ad uso degli animali dei contadini, ed intorno ai quali è ancora possibile trovare piccoli anfibi ed insetti a volte anche piuttosto rari, come la salamandrina dagli occhiali. Lo scenario naturale che si gode durante queste passeggiate è davvero insospettabile, ed i panorami della vallata assumono continui aspetti diversi. Con una buona camminata si può arrivare a piccoli altopiani dove il tempo sembra non avere significato.
Tra aceri, carpini, noccioli, castagni, tigli ed altre piante vivono il tasso, la volpe, la donnola, la martora. Non è difficile incontrare anche fino al fondo valle lo scoiattolo dal mantello nero. Tra le coltivazioni, molte ormai abbandonate spiccano gli ulivi, da cui si produce un olio a bassa acidità e di notevole bontà.

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